18 ottobre 2015 ore 16,30
Museo della città, Sala degli Arazzi
Via Luigi Tonini 1- Rimini
Dalla Cina al Giappone, dal Vietnam al Tibet, nel pantheon buddhista c’è una figura che è oggetto di una particolare venerazione da milioni di persone in tutto l’Estremo Oriente. E’ Guanyin, secondo il nome cinese, o Kannon, secondo quello giapponese. Il suo appellativo cambia di Paese in Paese, ma ciò che è certo è che questa figura ha origine in India, dove ha vissuto il Buddha storico e dove corrisponde, in sanscrito, al bodhisattva Avalokitesvara.
Per quanto lontana questa divinità possa apparire dalla nostra cultura, in realtà Guanyin-Kannon è l’incarnazione della compassione, un valore universale condiviso dal mondo cristiano e da quello buddhista. Il bodhisattva è un individuo giunto all’illuminazione, che sceglie di restare nel mondo per puro altruismo, per aiutare gli uomini. Guanyin–Kannon è invocato in momenti di difficoltà e alcune dottrine gli attribuiscono il ruolo di guida per le anime dei morenti.
Il Buddhismo nel suo pantheon è avaro di figure femminili. Tuttavia, nel passaggio dall’India alla Cina, questo bodhisattva – figura maschile – subisce l’influsso del taoismo e in Cina diventa Guanyin, una dea dai tratti femminili. Anche in altri Paesi, come il Giappone, Kannon è rappresentata come figura femminea, dal volto di grande dolcezza.
Per questo motivo, i giapponesi convertiti al Cristianesimo e perseguitati durante il periodo Tokugawa, venerarono la Vergine Maria di nascosto attraverso le immagini di Kannon. Ma anche per i cattolici cinesi Guanyin è diventata modello per rappresentare, sinizzandola, la Madonna.
L’incontro del 18 ottobre prossimo presso l’Istituto di Scienze dell’Uomo – Scuola Superiore di Filosofia Orientale offrirà una panoramica sull’evoluzione storica di questa figura, sulla religiosità popolare e sulle motivazioni del grande seguito devozionale che suscita ancora oggi.
Maria Tatsos
Giornalista professionista, è laureata in Scienze Politiche e diplomata in Lingua e Cultura Giapponese presso l’IsiAO di Milano. Attualmente lavora per il mensile Elle e per vari periodici e siti, collabora con il Museo Popoli e Culture del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) e con il Centro di Cultura Italia-Asia. Per il museo del Pime, ha curato una mostra su Guanyin-Kannon e ha realizzato una pubblicazione intitolata “Guanyin-Kannon. Il viaggio della divinità della compassione in Estremo Oriente”.
Ingresso libero.
Condividi
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.AccettoPrivacy policy